emissioni in atmosfera

Le emissioni in atmosfera (fumi, aeriformi e polveri) sono una tra le maggiori cause d’impatto ambientale derivanti da realtà produttive.

Per tale ragione è necessario tenere sotto controllo le modificazioni dell’aria causate dall’introduzione di una o più sostanze che possano costituire un pericolo -anche potenziale- per la salute umana e per le condizioni di vivibilità dell’ambiente circostante.

Quando si parla di emissioni in atmosfera ci si riferisce a tutte quelle operazioni di aspirazione, convogliamento ed emissione all’esterno di vapori, fumi, nebbie oleose e nebbie derivanti da processi produttivi.

Sostanze queste che vanno a contaminare l’aria compromettendone la salubrità. Una contaminazione che può riguardare sia l’aria all’esterno, che all’interno dei locali di lavoro che devono essere, quindi, dotati di appositi aspiratori o depuratori per convogliare l’aria inquinata ed espellerla all’esterno.

 

LE EMISSIONI IN ATMOSFERA DI SOSTANZE INQUINANTI

L’inquinamento atmosferico avviene quando si verifica un’alterazione della composizione chimica dell’aria per via della presenza di sostanze in quantità tali da alterarne le normali caratteristiche.

Alterazioni, queste, che possono essere un pericolo per l’ambiente, per il benessere umano e per la salubrità dell’intero ecosistema.

Cosa rende più o meno contaminata l’aria?

Tra i principali agenti inquinanti si annoverano i composti organici volatili, originati dai processi di combustione, ma presenti anche in vernici, resine plastiche e detersivi.

Monossido e diossido di azoto, anch’essi emessi da combustioni, possono avere effetti drammatici sulle vie respiratorie.

Muffe –in luoghi particolarmente umidi-, batteri, spore, parassiti ed escrementi completano il quadro delle cause.

Un discorso a parte riguarda il radon, elemento chimico generato dal decadimento di altri elementi radioattivi. Incolore, inodore e insapore, è presente anche nei comuni materiali di costruzione.

 

Le sostanze che possono determinare inquinamento atmosferico possono essere:

  • Di tipo particellare (le polveri)
  • Di tipo gassoso (composti organici volatili, il monossido di carbonio)

 

Le emissioni in atmosfera da attività produttiva possono essere dovute a: 

  • combustioni
  • lavorazioni meccaniche che causano detriti particellari
  • processi di evaporazione 
  • processi chimici

 

LE EMISSIONI IN ATMOSFERA DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Sia le attività private che industriali generano emissioni in atmosfera, questo vuol dire che l’aria che viene immessa all’aperto deve rispettare i limiti ambientali disposti dalla legislazione in vigore.

Per poter effettuare emissioni in atmosfera di aria derivante da processi produttivi, e quindi contenente agenti inquinanti, è necessario disporre di una relativa autorizzazione.

L’autorizzazione alle emissioni in atmosfera stabilisce con quale periodicità le aziende debbano effettuare e comunicare alle autorità competenti i risultati dei controlli, il tipo d’inquinante da determinare, i valori limite e le modalità di campionamento.

Il testo unico ambientale contenuto nel Decreto Legislativo n° 152 del 2006 stabilisce quali attività devono richiedere l’autorizzazione per emissioni in atmosfera.

L’iter per l’ottenimento dell’autorizzazione varia in base all’attività svolta e alla tipologia di sostanza inquinante rilasciata.

 

3 TIPOLOGIE DI AUTORIZZAZIONE PER LE EMISSIONI IN ATMOSFERA

Solitamente tutte le emissioni in atmosfera derivanti da attività produttive devono essere svolte con un’autorizzazione.

Comunicazione per le attività scarsamente rilevanti

Riguarda le emissioni in atmosfera di piccola entità e con effetti di inquinamento atmosferico poco significativo, generate da attività quali ristoranti, panetterie, rosticcerie, piccole officine meccaniche. I gestori di tali attività hanno l’obbligo di comunicare al Comune, attraverso un’autocertificazione, la data di entrata in funzione dell’impianto o di inizio attività. L’obbligo di comunicazione preventiva è stabilito dall’art. 272, comma 1, del D. Lgs. del 03 aprile 2006, n.152 “Norme in materia ambientale”.

Autorizzazione per attività in deroga

È richiesta per quegli esercizi che per la peculiarità della loro attività, generano aria che può determinare un inquinamento atmosferico. Per ottenere l’autorizzazione per emissioni in atmosfera è necessario presentare una domanda, corredata di scheda tecnica relativa all’impianto e dall’indicazione del posizionamento dei punti di emissione a cui sono collegati gli impianti di aspirazione dell’aria. La durata dell’autorizzazione è di 15 anni; ogni due anni devono però essere svolti dei controlli sugli inquinanti contenuti nelle emissioni in atmosfera. L’obbligo di autorizzazione per le attività in deroga è previsto dall’art. 272 comma 2 e 3 del D.Lgs. del 03 aprile 2006, n.152 “Norme in materia ambientale”.

Autorizzazione di attività in procedura ordinaria

Si tratta di attività le cui emissioni in atmosfera sono significative. L’iter per richiedere l’autorizzazione è complesso ed è richiesta la presentazione di vari documenti, tra i quali la descrizione degli impianti utilizzati per la depurazione dell’aria. La richiesta di autorizzazione di attività in procedura ordinaria è prevista dall’art. 269 ed in generale nella Parte 5 del D.Lgs.n° 152del 03 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”.

La mancanza di autorizzazione per le emissioni in atmosfera, o lo svolgimento dell’attività con autorizzazione già scaduta, è un reato perseguibile penalmente.

 

LE ANALISI CHIMICHE EMISSIONI IN ATMOSFERA

Le imprese che presentano impianti con emissioni nell’atmosfera devono rendere sempre accessibili e campionabili le proprie emissioni Secondo il D. Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 i punti di prelievo devono essere accessibili in sicurezza.

Quanto ai campioni prelevati, è previsto che presentino caratteristiche omogenee per tutta la sezione del condotto e flusso costante in regime stazionario: diversamente tali campioni presenteranno caratteristiche diverse dalle medie, invalidando l’analisi.

Le analisi chimiche emissioni in atmosfera consistono nel campionamento e nell’esame delle emissioni di gas in atmosfera da fonti statiche, quali i camini delle centrali elettriche, gli impianti di produzione e gli inceneritori di rifiuti.

La normativa impone che gli aeriformi vengano aspirati e convogliati verso l’esterno.

Le immissioni in atmosfera, non devono contenere sostanze inquinanti oltre i limiti imposti dalle leggi ambientali.

 

Alcune tipologie di analisi delle emissioni in atmosfera:

Analisi di collaudo: si effettuano a seguito di installazioni o modifiche di quegli stessi impianti che generano emissioni. Sono contemplate dall’autorizzazione alle emissioni che l’azienda deve avere preventivamente richiesto e ottenuto dalle autorità a ciò autorizzate.

Analisi periodiche di autocontrollo: rientrano nell’autorizzazione alle emissioni con periodicità variabile, di solito annuale o biennale.

Analisi di verifica: sono richieste per riscontrare l’impatto sulla quantità o qualità delle emissioni generate da modifiche nel processo produttivo, oppure dall’introduzione o dalla sostituzione dei sistemi di abbattimento.

 

I LABORATORI ANALISI

Laboratori di analisi qualificati offrono servizi di controllo delle emissioni in atmosfera e di monitoraggio della qualità dell’aria.

Messe a regime e controlli periodici sono infatti obbligatori e codificati da specifiche normative.

I controlli periodici, oltre ad ottemperare correttamente alle specifiche legali, garantiscono di: abbattere i costi di gestione limitare l’inquinamento atmosferico dimostrare attenzione e professionalità nella gestione dell’impresa.

Investi nella tua attività, fai le analisi delle emissioni in atmosfera.