Un dato fondamentale per decidere la coltura più adatta e stabilire il sistema di concimazione da adottare.
L’Italia di oggi inizia a riscoprire la propria dimensione agricola.
Sempre più imprenditori, recuperando una tradizione familiare o sperimentandosi in un differente modo di vivere, investono nel settore agrario con l’obiettivo di una produzione genuina ed ecosostenibile.
LO SVILUPPO AGRICOLO PARTE DALL’ANALISI TERRENO
Ma per sviluppare efficacemente l’attività agricola, occorre partire proprio dal terreno.
È dal terreno che le radici ottengono l’acqua e altri nutrienti necessari per la crescita.
Vi si trovano inoltre microorganismi, insetti e piccoli animali che agiscono sulla vita delle piante. Porosità e presenza di materiale organico sono caratteristiche fisiche basilari per la fertilità del suolo.
L’analisi terreno agricolo di tipo chimico consente, inoltre, di valutarne il pH (misura della concentrazione di ioni idrogeno) e la natura degli elementi chimici presenti, per ottimizzare il tipo di colture e la fertilizzazione.
L’IMPORTANZA DI EFFETTUARE L’ANALISI DEL TERRENO AGRICOLO E I CONTROLLI PERIODICI
Effettuare analisi terreno e controlli periodici e specifici consente di:
Azoto, fosforo e potassio sono elementi-chiave per la vita delle piante, ma ovviamente occorre evitarne l’eccesso.
Un’attenta valutazione della qualità del suolo, mediante analisi su campioni, è indispensabile per determinare la procedura di concimazione.
Quantità in eccesso o in difetto possono ridurre la produttività del suolo o alterare le colture, nonché rivelarsi dannose per la salute ambientale ed inutilmente dispendiose.
COME E QUANDO EFFETTUARE LE ANALISI TERRENO
Le analisi terreno, vengono effettuate secondo le metodiche ufficiali previste dal D.M. n°79 dell’11/05/1992, aggiornato dal D.M. n° 185 del 13/09/1999, e dal D.M. del 19 luglio 1989” Approvazione dei metodi ufficiali di analisi per i fertilizzanti”.
L‘analisi terreno si effettua, solitamente, 1 o 2 mesi prima della messa in coltura o alla fine del ciclo produttivo, così da non interferire con la coltivazione: il rischio sarebbe di analizzare i fertilizzanti o i concimi, falsando così i risultati.
Il periodo d’intervento varia inoltre a seconda del tipo di terreno e di coltura.
Le analisi terreno si eseguono su 1-2 campioni omogenei di terreno ogni 1000 mq, prelevati da spazi omogenei e privi di evidenti anomalie, raccolti a profondità tra i 5 ed i 60 cm di profondità (a seconda che si tratti di terreni coltivati, prati, alberi).
I campioni di terreno andranno poi mescolati per ottenere un prodotto omogeneo che sarà quindi sottoposto ad esame.
QUALI ANALISI TERRENO RICHIEDERE
Tra i possibili esami terreno da eseguire:
Tessitura (analisi sulle dimensioni delle particelle che compongono il terreno)
Analisi del pH
Carbonio organico
Calcare totale
Conduttività elettrica
Azoto totale
Fosforo assimilabile
Capacità di scambio cationico (CSC)
Macroelementi assimilabili: Sodio, Magnesio, Potassio, Calcio (Na, Mg, K, Na)
Microelementi assimilabili: Ferro, Rame, Zinco, Manganese Basi di scambio (Fe, Cu, Zn, Mn)
Un laboratorio di analisi qualificato, come il Laboratorio Analisi DAC, offre tra i propri servizi anche l’analisi terreno in tutte le sue varianti.
Da un suolo ben nutrito nascono prodotti genuini: non aspettare, fai l’analisi terreno per scoprire come migliorare la produttività del suolo.