LEGIONELLA: COMBATTERLA CON L’ANALISI AMBIENTALE

IL PERICOLO LEGIONELLA

Legionella, una delle infezioni batteriche che possono pregiudicare la tua salute e quella delle persone che ti stanno accanto: clienti, colleghi, dipendenti.

L’analisi per la ricerca della legionella può essere effettuata su varie matrici: sulle acque (di diverse origini e destinati a svariati usi), e sull’analisi dell’aria.

La legionella è diffusa in natura, dove se ne riscontra la presenza a rapporto con l‘acqua (laghi, fiumi, sorgenti e acque termali, falde idriche ed ambienti a stretto contatto con l’acqua).

 

COS’È LA LEGIONELLA

Si tratta di un genere di batteri identificato negli anni ‘70; tra oltre 50 specie censite, il più nocivo è la Legionella pneumophila (responsabile della quasi totalità dei casi europei).

Tali batteri possono entrare in contatto con l’organismo soprattutto per assunzione di acqua o aria contaminata.

Proliferano in ambienti acquatici naturali o artificiali: sorgenti, specchi e corsi d’acqua, impianti idrici, ad una temperatura dell’acqua tra i 25 e i 42 °C.

Ambienti frequentati quotidianamente, quali strutture ricettive o aperte al pubblico, sono i principali luoghi esposti al rischio d’infezione da legionella.

Dati aggiornati mostrano negli ultimi anni un incremento dei casi di legionellosi in Europa; l’Italia non è estranea al fenomeno.

 

LE ANALISI CONTRO LA LEGIONELLA

Considerata la diffusione e la gravità dell’infezione da legionella, è importante che il Laboratorio Analisi faccia una scrupolosa attività di analisi per ricercare il batterio della legionella.

Analisi sia di tipo qualitativo che quantitativo, riferito a campioni di aria e di acqua e l’analisi del biofilm.

La legionella può essere riscontrata sia in forma libera nell’acqua che in sospensione nel biofilm.

Per biofilm si intende quella struttura organica formata da microrganismi quali batteri, alghe, virus che viene a crearsi in vasche, tubature e condotte.

È importante non solo verificare o escludere la presenza di legionella, ma anche quantificarne il grado di contaminazione.

La legionella ha la capacità di moltiplicarsi con facilità in tutte quelle zone caratterizzate da ristagno d’acqua.

Questo vuol dire che le strutture devono fare costantemente controlli per escludere la contaminazione da legionella, a partire dagli impianti di condizionamento.

È quindi importante fare l’analisi legionella per escluderne la presenza a tutela non solo degli eventuali ospiti, ma a difesa dei lavoratori che quotidianamente si trovano in luoghi potenzialmente contaminabili di legionella.

Nel caso in cui venisse riscontrata la presenza della legionella sarà necessaria una fase di pulizia e di sanificazione dell’intero impianto, seguita da un controllo sul successo dell’operazione di bonifica avvenuta.

La ricerca della legionella riveste quindi un’importanza fondamentale per il monitoraggio microbiologico dell’ambiente.

 

DOVE SI PUÒ CONTRARRE LA LEGIONELLA

Di un’attenta valutazione e gestione dei rischi deve far parte l’analisi in luoghi.

Sono stati segnalati infezioni presso ospedali, strutture alberghiere e campeggi, impianti termali, sportivi e ricreativi (piscine, palestre), studi odontoiatrici, aree verdi e giardini irrigati con impianti di irrigazione a spruzzo.

Luoghi in cui ci si trova per svago, per necessità, ma anche per lavoro.

Le infezioni derivano prevalentemente dalla contaminazione dei sistemi col quale l’acqua viene distribuita Impianti quali condizionatori, umidificatori, filtri, tubazioni, docce, sono le principali incubatrici per questo tipo di batteri.

Sono quindi molteplici le occasioni di esposizioni, è perciò difficile risalire alla fonte primaria dell’infezione.

 

LA TRASMISSIONE DELLA LEGIONELLA

Come la legionella può trasmettersi all’uomo Attraverso inalazione di aerosol contaminati.

Sono quindi a rischio tutti quei luoghi in cui si entra in contatto con acqua nebulizzata.

L’aerosol contaminato può essere generato da diverse fonti:

L’apertura di un rubinetto dell’acqua o della doccia, se si verifica una contaminazione dell’impianto idrico

  • Vasche idromassaggio e piscine
  • Bagni turchi e saune Fontane ornamentali, in ambienti interni ed esterni
  • Impianti di irrigazione
  • Acque di scarico di impianti igienici
  • Impianti di condizionamento, condensatori e torri di raffreddamento

Prendere consapevolezza di tutto ciò, adottando opportune misure preventive, significa scongiurare danni ingenti in termini di salute pubblica, conseguenze legali ed immagine.

 

COME SI MANIFESTA L’INFEZIONE DA LEGIONELLA NELL’UOMO

La Legionella pneumophila può manifestarsi con due quadri clinici: febbre di Pontiac e legionellosi, nota anche come “Febbre del legionario”.

La febbre di Pontiac, dopo 24-48 ore d’incubazione, si manifesta come influenza e guarisce in 2-5 giorni senza richiedere particolari accorgimenti.

La legionellosi -peraltro non contagiabile – dopo due-dieci giorni d’incubazione, esplode come polmonite infettiva; l’esame radiologico non permette di discriminare tra legionellosi e polmonite, complicando le possibilità di cura.

Questa si effettua principalmente mediante antibiotici.

 

LINEE GUIDE PER IL CONTROLLO DELLA LEGIONELLA

Le linee-guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, sono state approvate nel 2015.

Prevedono che le procedure preventive siano valutate e costantemente applicate nelle fasi di progettazione, installazione, funzionamento e manutenzione di impianti e strutture a rischio.

 

Il protocollo di controllo è composto da tre fasi:

Valutazione del rischio: si considerano le specificità degli impianti interessati, nei quali la legionella può trovarsi. I dati raccolti devono essere trasmessi al gestore della struttura e da questi al personale incaricato della sicurezza.

Gestione del rischio: il complesso di interventi atti a eliminare i rischi di contaminazione o a contenerli.

Comunicazione del rischio: azioni culturali, formative o informative verso i soggetti coinvolti dal rischio potenziale (gestori, personale addetto al controllo).

 

Tali attività dovrebbero essere portate avanti dai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, rivolgendosi in particolare a tecnici, albergatori e responsabili di strutture ricettive e ad uso collettivo.

Allo stesso modo, anche medici e popolazione dovrebbero essere informati sui rischi della contaminazione da Legionella.

 

METODI DI SANIFICAZIONE DALLA LEGIONELLOSI

Diversi sistemi sono in uso per la prevenzione, il controllo e la sanificazione degli impianti contaminati dalla legionella.

L’innalzamento della temperatura dell’acqua calda, tra i 60° e gli 80° è uno dei metodi più impiegati.

Con l’esposizione alle alte temperature il germe della legionella, infatti, s’inattiva.

Un’analisi di campioni d’acqua confermerà l’efficacia del trattamento.

Un altro processo di disinfezione contempla l’impiego di lampade ai raggi ultravioletti.

Col vantaggio di non arrecare danni all’acqua ed alle tubature grazie all’assenza di sostanze chimiche aggressive.

Tali lampade si possono applicare a docce e rubinetti dei filtri.

 

PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI

È fondamentale mettere in atto un piano di prevenzione della legionella.

È necessario predisporre dei trattamenti di bonifica e sanificazione degli impianti e delle condutture in tutte quelle zone che risultano potenzialmente contaminabili da legionellosi.

La legionella può infatti colonizzare le zone e gli impianti a diretto contatto con l’acqua.

Sono a rischio le reti idriche urbane, gli impianti idrici delle singole abitazioni, le fontane, le piscine e gli impianti di climatizzazione.

Ambienti, questi, in cui i batteri della legionella trovano terreno fertile per moltiplicarsi.

 

L’IMPORTANZA DEL LABORATORIO DI ANALISI

Per la tutela e la salvaguardia della tua attività dalla contaminazione da legionella affidati ad un Laboratorio Analisi specializzato, che ti sappia affiancare e seguire nella fase di campionamento, analisi e di predisposizione di un piano di tutela.