ANALISI OLIO DI OLIVA: IL GUSTO DELLA SANA ALIMENTAZIONE

ANALISI OLIO DI OLIVA

Le analisi olio di oliva e olio di sansa sono fondamentali perché permettono di tracciare un profilo del prodotto in base a qualità, caratteristiche chimiche, fisiche, organolettiche.

Queste dipendono dalla varietà delle piante, dalle condizioni climatiche, dal tipo di terreno e dai metodi di raccolta delle olive.

Influiscono sulla qualità organolettiche dell’olio di oliva e dell’olio di sansa molteplici fattori: le condizioni delle olive al momento della raccolta, il trasporto dal campo al frantoio e le tecniche di frangitura.

Ma anche le condizioni di conservazione, e l’esposizione a fonti di luci e a temperature non ottimali.

 

ANALISI OLIO DI OLIVA, GARANZIA DI PUREZZA E QUALITÀ

L’Unione Europea ha stabilito precise linee guida relative alle analisi olio di oliva.

Il Regolamento (CE) N.1989/2003 della Commissione Europea modifica il regolamento (CEE) n. 2568/1991 relativo alle caratteristiche degli oli di oliva e degli oli di sansa nonché ai metodi di analisi ad essi attinenti.

É importante effettuare analisi olio di oliva e olio di sansa, di tipo chimico-fisico per accertare qualità e purezza dell’olio.

É consigliabile eseguire analisi olio di oliva in più fasi della filiera, dalla frangitura all’ottenimento del prodotto finale liquido.

Soprattutto in quest’ultima fase è importante procede ad una verifica di qualità.

Attenersi alle specifiche europee garantisce di disporre di un prodotto di qualità, controllato e conforme alla categoria d’olio dichiarata.

Requisiti, questi, essenziali per l‘olio d’oliva e olio di sansa, ingrediente principe della dieta mediterranea, destinato alla vendita e al consumo domestico.

 

AFFIDATI A LABORATORI SPECIALIZZATI PER LE TUE ANALISI OLIO DI OLIVA

I Laboratori Certificati eseguono un’ampia serie di analisi olio di oliva e olio di sansa, secondo metodiche chimico-fisiche e organolettiche.

I controlli, che seguono un ordine prestabilito, sono volti a valutare qualità e grado di conservazione del prodotto e a classificarlo in base alle proprietà immediatamente percepibili: colore, odore e sapore.

Inoltre le analisi olio di oliva e olio di sansa consentono di accertarne le proprietà organolettiche, lo stato di conservazione ed eventuali modificazioni indotte da processi tecnologici.

 

IL PROTOCOLLO D’ANALISI OLIO DI OLIVA

Il protocollo minimo di analisi olio di oliva da effettuare prevede:

-Analisi olio di oliva per determinarne l’acidità.

L’olio d’oliva è costituito per il 98-99% da trigliceridi e acidi grassi a lunga catena.

Una frazione di questi acidi si trova allo stato libero e determina l’acidità libera di un olio (% di acido oleico). Questa è la più diffusa determinazione analitica cui si fa riferimento per la classificazione merceologica di un olio d’oliva.

Fornisce, infatti, elementi utili a valutare lo stato fisico – chimico delle olive al momento della loro trasformazione.

 

PARAMETRI OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

Per la normativa vigente, un olio extra vergine di oliva deve avere un’acidità libera massima inferiore allo 0,8%. Per gli oli extra vergine DOP dev’essere inferiore allo 0.6%.

Mentre per gli oli extra vergine di alta qualità DOP non deve superare lo 0.3%-0.4%.

-Analisi olio di oliva per la determinazione del numero di perossidi

Misura lo stato di ossidazione di un olio d’oliva.

Gli acidi grassi insaturi reagiscono con l’ossigeno formando i perossidi: questi determinano il verificarsi di varie reazioni chimiche.

Reazioni che avvengono prevalentemente durante lo stoccaggio del prodotto, se è esposto ad alte temperature, fonti di luce e ossigeno.

Da tali alterazioni si sviluppano nell’olio di oliva e di sansa sostanze dal tipico odore di rancido. Più è basso il numero di perossidi, migliore la qualità dell’olio.

I perossidi infatti, sono un valore indicativo dello stato di ossidazione dell’olio.

ED INOLTRE …

-Analisi olio di oliva per la determinazione di polifenoli o biofenoli

Queste sostanze, dal punto di vista chimico, vengono definite “antiossidanti”. Prevengono, cioè, che si sviluppino delle reazioni di ossidazione dell’olio stesso.

Al contempo contribuiscono alla conservazione e alla stabilità nel tempo dell’olio, ritardando l’ossidazione degli acidi grassi in esso contenuti e il conseguente irrancidimento.

Si tratta, perciò, di componenti di principale importanza.

Una loro maggior concentrazione significa miglior qualità organolettiche, maggior salubrità e più lunga conservabilità.

La presenza di polifenoli incide, infatti, sulla conservazione e sul gusto dell’olio. La loro concentrazione diminuisce nel tempo se non vengono messi in atto delle corrette procedure di conservazione.

Analisi olio di oliva spettrofotometrica nell’ultravioletto (ΔK) Questa tipologia di analisi fornisce indicazioni sulla qualità dell’olio, sul suo stato di conservazione e sulle modificazioni indotte da processi tecnologici permettendo di riconoscere eventuali adulterazioni. Ricerca dei trigliceridi Individuare la composizione dei trigliceridi aiuta a conoscere il profilo nutrizionale dell’olio in esame.

I trigliceridi sono, infatti, una preziosa fonte di energia: apportano all’organismo alcuni acidi grassi essenziali che questo non riesce a sintetizzare.

 

IMPARA A CONOSCERE L’OLIO CON L’ANALISI OLIO D’OLIVA E OLIO DI SANSA

L’olio è uno degli ingredienti principi dell’alimentazione: dà sapore al cibo e apporta considerevoli benefici alla salute.

Ciò che distingue un olio scadente da uno di qualità sono però le attenzioni che riceve, dalla raccolta delle olive al consumo finale.

Dietro al colore, all’odore e al sapore di ogni olio si nasconde una ricchezza in termini di proprietà fisico- chimiche ed organolettiche.

Per le tue analisi olio di oliva e olio di sansa affidati a Laboratori competenti, capaci di effettuare le opportune analisi per accertarne la qualità e la purezza.

Il Laboratorio Analisi DAC, inoltre, effettua le analisi relative alla tabella dei valori nutrizionali; indispensabili per procedere all’etichettatura dell’olio, secondo quanto previsto dalle nuove disposizioni in materia di etichettatura degli alimenti, Regolamento UE 1169/2011