L’acqua è una risorsa fondamentale per la vita, proprio per questo è importante non sprecarla e riutilizzare in maniera coscienziosa le acque reflue.
Si evita, cosi, che si verifichino contaminazioni pericolose nell’ambiente di rilascio e smaltimento: suolo, acque superficiali o sotterranee. É quindi necessario eseguire l’analisi acque reflue secondo criteri chimico-fisico-microbiologico per verificare il rispetto del D. Lgs 152/2006.
In base alla derivazione, nelle acque reflue possono essere presenti delle sostanze organiche ed inorganiche che, a seconda della tipologia e della concentrazione, possono risultate pericolose per la salute e per l’ambiente.
Le analisi acque reflue condotte su acque di scarico derivanti da processi produttivi di tipo alimentare sono diffuse per motivi di sicurezza pubblica. Anche gli impianti di lavorazione alimentare devono eseguire le analisi sulle acque reflue, quali acque di lavaggio agrumi, olive, ecc.
Infatti il non corretto smaltimento delle acque di scarico può provocare delle situazioni di pericolo per l’intera comunità.
Le acque reflue devono subire un idoneo trattamento di depurazione per evitare che si verifichi una degradazione batterica con conseguente produzione di gas e di altri residui pericolosi. Le acque reflue contengono infatti numerosi microrganismi patogeni che si sviluppano durante i processi di scarico. Queste sostanze tossiche sono potenzialmente pericolose in quanto mutagene e cancerogene.
È necessario procedere ad uno smaltimento corretto delle acque reflue mediante un apposito impianto di convogliamento e depurazione che sia in grado di eseguire non solo il trattamento delle acque di scarico e di rifiuto, ma anche realizzare lo sversamento finale salvaguardando la salute dell’uomo e proteggendo l’ambiente circostante in ottemperanza con quanto previsto dalla normativa in materia.
Solo conoscendo la loro composizione si può stabilire il modo corretto per smaltire le acque reflue. Bisogna infatti valutare le acque reflue secondo le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche.
Le caratteristiche biologiche delle acque reflue riguardano la presenza di microrganismi che possono essere sia di origine naturale che antropica. Queste presenze sono inevitabili, ma non sempre pericolose, dipende dalla concentrazione.
Per la corretta caratterizzazione delle acque di scarico si rende necessaria l’adozione di una procedura di campionamento e di analisi acque reflue.
È anche importante prestabilire un programma di verifica e di collaudo periodico per verificare lo stato delle acque di scarico trattate con gli impianti di depurazione per verificarne il reale funzionamento.
L’analisi biologica dei Fanghi Attivi provenienti da impianti di depurazione delle acque reflue, si propone come utile e indispensabile strumento di diagnosi delle principali cause di disfunzione in impianti di trattamento acque reflue industriali, altrimenti non identificabili con le sole determinazioni chimico-fisiche.
Attraverso la Caratterizzazione dei Batteri filamentosi e all’Analisi della Microfauna, entrambe di tipo quali-quantitativo, è possibile avere una diagnosi di un eventuale malfunzionamento in atto all’impianto, e una stima della performance depurativa tramite lo S.B.I. (Sludge Biotic Index), ossia Indice Biotico del Fango e relativa classe di qualità del fango stesso.